Non Morire, di Anne Boyer, Ed. La nave di Teseo, 2020.

Una malattia mediata dagli schermi digitali, tra blogger, truffatori e feticisti del cancro, ma anche dalle pagine della grande letteratura, da John Donne a Susan Sontag.

«È un libro che non si riesce a smettere di leggere. Una delle descrizioni più belle del mondo del cancro. Di chi non ce la fa e ti abbandona. Della chemioterapia che “è una lunga attesa di essere chiamati per nome”. Delle narrazioni eroiche e intollerabili e dell’imperativo ambivalente a essere positivi» – Chiara Lalli, La Lettura

Una settimana dopo il suo quarantunesimo compleanno, ad Anne Boyer viene diagnosticato un cancro al seno altamente aggressivo. Per una madre single che vive del suo stipendio, abituata a prendersi cura del prossimo e che ora si trova invece a dover contare sugli altri, è un cambiamento traumatico, ma anche l’occasione per raccontare la malattia con parole nuove. Così la forza e la precisione della scrittura riscattano la fatica di un percorso segnato dall’incredibile macchina del profitto messa in opera dal capitalismo sulla nostra salute, capace di distribuire in modo iniquo sofferenza e morte secondo sesso, classe sociale, razza.

Autore

  • Jacopo Gibertini

    Laureando in Scienze Filosofiche all’Università degli Studi di Milano, è il Libraio della redazione. Filosofo che non riesce a separarsi dalla narrativa. Oggi studia soprattutto filosofia della medicina, con un taglio innovativo.